Per. invitare ad un verecondo silenzio Luciano Canfora- insomma per un minimo sindacale di pudore
DESCRIZIONE
La storia non ha un senso di marcia e non è possibile stabilire la direzione del suo corso, né prevedere le sue finalità. Qualsiasi credenza deterministica è errata, perché non disponiamo di strumenti che ci permettano una previsione scientifica degli eventi. Questa tesi, coltivata da Popper all'indomani del primo conflitto mondiale, maturata nel corso degli anni successivi, è emersa al dibattito solo nel secondo dopoguerra provocando diversi imbarazzi. Gli argomenti di Popper, infatti, non si accordavano con la matrice storicista implicita sia nelle filosofie idealistiche (da Platone a Hegel), sia in quelle materialistiche (Marx) o irrazionaliste (Spengler). L'attacco allo storicismo e alle filosofie profetiche della storia rappresenta, inoltre, un invito a combattere l'ingiustizia e l'oppressione con umiltà, con la consapevolezza che non esiste un dio nascosto che dirige gli eventi né una legge dialettica che possa garantire l'esito delle nostre azioni, che nel nostro operare c'è sempre il rischio di fare degli errori e che dobbiamo stare attenti, con spirito autocritico, a correggerci in tempo e a cambiare direzione. Questi argomenti oggi appaiono come vivificati dagli avvenimenti, quasi la storia avesse provveduto a dare loro ragione.
Nel secondo dopoguerra con “Miseria dello storicismo” Karl Popper irrise la pretesa metodologica di fare di quella storica una disciplina spirituale olistica, sottratta alle verifiche del metodo scientifico, e contestò per tutta la vita la conseguenza politicamente totalitaria di questa pretesa: la presunzione di usare il potere per compiere il destino della storia. La necessità storica diventava così la grande scriminante, anzi esimente di qualunque nefandezza compiuta contro la vita e la libertà umana.(Carmelo Palma)
sta in
Miseria degli storicisti Canfora e il cinismo degli intellettuali che non vedono oltre l’ideologia
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