2022. Vere Resurrexit. Ogni vivente lodi il Signore... Un sasso è un essere vivente ?
Un sasso non fa parte dei viventi, questo lo sappiamo. Comunque, se si cambia la prospettiva dalla quale si è partiti per definire la vita, anche un sasso, sia pure paradossalmente, può essere legato alla vita. È quanto sostiene un personaggio del romanzo Andromeda (1969) dello scrittore di fantascienza Michael Crichton che racconta di una epidemia mortale causata dal «ceppo Andromeda», come viene chiamato un ammasso di esseri microscopici simili ai batteri terrestri, presenti su un satellite rientrato da un viaggio nello spazio extraterrestre e di cui alcuni scienziati cercano di scoprire la natura. Infatti, per trovare il modo di distruggerli, il primo problema da risolvere è se siano o no una forma di vita simile a quella terrestre.
Nessuno di loro però sa esattamente definire cosa sia la vita se non che è un modo per assorbire e trasformare energia. Ma questa definizione viene messa in crisi. Infatti Leavitt, uno del gruppo, si presenta ai colleghi con un panno nero, un orologio e un pezzo di granito affermando in base alla precedente definizione: «Ecco qui tre esseri viventi. Il panno nero messo al sole si scalda (gli viene obiettato che si tratta di un assorbimento passivo di calore senza alcuna trasformazione di energia). L’orologio ha un quadrante che brilla nel buio (ma si tratta della liberazione dell’energia potenziale degli atomi)». Ecco infine il granito. «Questo è vivo – disse Leavitt – vive, respira, cammina e parla. Solo che noi non possiamo vederlo perché tutto accade troppo lentamente. La vita di questa roccia dura miliardi di anni, la nostra solo sessanta o settanta anni. E la roccia da parte sua non s’accorge neppure della nostra esistenza perché noi siamo vivi solo per un brevissimo istante della sua vita. Per essa siamo solo come lampi nel buio». (Gianni Contini)
Commenti
Posta un commento