Claudio Ze'ev Tabacco - Barabba non ha colpa nella morte di Gesù, non è Barabba a scegliere, Barabba è come Gesù (il nostro Gesù) un prigioniero del Potere.
O con Gesù o con Barabba.
Anche Barabba si chiama Gesù, Gesù figlio del Padre se traduciamo letteralmente dall'ebraico. Barabba il partigiano per gli ebrei il terrorista per i romani. Barabba comunque un condannato dal potere. Barabba non ha colpa nella morte di Gesù, non è Barabba a scegliere, Barabba è come Gesù (il nostro Gesù) un prigioniero del Potere. È la folla, la massa opaca e senza volto, gli elmettati di sempre, i da sempre mobilitati dal Potere, che scelgono chi il Potere indica come nemico. Barabba ci appartiene come ci appartiene Gesù entrambi icone tragiche del conflitto perenne tra Sistema e Rivoluzione, tra alienazione/omologazione di massa in quel tempo, oggi di massa individualizzata. Già perché nell'oggi dell'apparente trionfo dell'Individuo assistiamo, critici o sottomessi, alla trasformazione dell'Individuo da Farinata degli Uberti che si ergea con gran dispitto a maschera senza volto di pulsioni etero - dirette dal sistema dei media. L'individuo è morto come Soggetto della Storia ucciso dalla Massa Informe, da un blob che uccide lo Spirito, annichila la Volontà, determina la Psiche, trasforma i Corpi facendoli icone del consumo più becero.
Mi vien da dire con Gesù e con Barabba con il sommerso e con il salvato. Il paradosso del Potere, di ogni Potere in questa falsa dicotomia raggiunge il suo ineguagliabile culmine: il sommerso, il crocefisso, lo spezzato, diviene Icona del Nuovo Potere Imperiale che crocefigge brucia stupra; il salvato, il graziato, si perde nella nebbia del tempo, scompare se non in pie leggende che lo vogliono cristiano a Roma. Perché il Potere è fondamentalmente uno stomaco che digerisce ogni cosa anche ciò che è indigeribile. Lo stomaco del Potere più del patibolo e della Tomba ha imprigionato lo Spezzato facendolo diventare il più terribile segno di sé
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