Con Claudio Tabacco e le Pagine FB Cronache Ribelli e Cannibali e Re: sinassario e martirologio da 18/07/2022 ql 24/07/2022
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Domenica 24 Luglio 2022 oggi facciamo Memoria di Padre Ezechiele Ramin, missionario comboniano, ucciso dai latifondisti, nell'Amazzonia brasiliana, il 24 luglio 1985, per il suo impegno a difesa degli Indios Suruì e dei contadini dello Stato di Rondonia (Brasile)
Sabato 23 Luglio 2022 Oggi facciamo Memoria di Errico Malatesta, anarchico, antifascista, che seppe unire il Risorgimento di matrice mazziniana con le lotte di liberazione dei lavoratori e delle lavoratrici del primo Novecento
Venerdi 22 Luglio 2022 IL 22 LUGLIO DEL 1970, 6 PERSONE PERSERO LA VITA E CENTINAIA RIMASERO FERITE NELLA STRAGE DI GIOIA TAURO. DOPO ANNI DI DEPISTAGGI SI SCOPRÌ LA MANO FASCISTA DELLA STRAGE
Venerdi 22 Luglio 2022 Oggi facciamo Memoria di Padre Ernesto Balducci, presbitero della Chiesa Romana, teologo, Profeta del Regno di Di@
La sera del 21 luglio 2001 reparti mobili della polizia di stato facevano irruzione alla scuola Diaz, uno dei centri di coordinamento del social forum.
Giovedi 21 Luglio 2022 Oggi facciamo Memoria della peggiore sospensione dei diritti costituzionali e civili avvenuta a Genova durante il G7 del 2001. Perché il vento profetico sorto dal basso con i manganelli e gli abusi polizieschi lo puoi spezzare ma non fermare.)
ILYA BORODAENKO, GIOVANE ANARCHICO, VENNE UCCISO DA UN GRUPPO DI NEONAZISTI CHE LO ASSALIRONO CON SPRANGHE E COLTELLI: ERA IL 21 LUGLIO 2007 in Siberia
Mercoledi 20 Luglio 2022 oggi esprimiamo la più totale solidarietà ai dirigenti del sindacato di base vittime di un'operazione repressiva di magistratura e polizia. La dialettica sindacale non può mai essere configurata come reato ed uno sciopero come atto estorsivo.)
Ieri sono stati messi agli arresti domiciliari diversi sindacalisti di base operanti nel settore della logistica (SiCobas e USB). L’accusa è di aver praticato mobilitazioni, picchetti e scioperi per interesse personale o per far ottenere ai loro iscritti condizioni migliori del contratto nazionale della logistica. Si tratta dell’ennesima operazione tesa a colpire quei soggetti che hanno guidato le mobilitazioni che in questi anni hanno portato molti lavoratori, sfruttati e sottopagati, a ottenere diritti che gli venivano negati.
20 luglio 2001. LA MORTE DI CARLO GIULIANI, COM'È ANDATA VERAMENTE
Martedi 19 Luglio 2022 Oggi facciamo Memoria di tutt@ coloro che sono sopravvissut@ agli abusi sessuali, di coscienza, di potere da parte di appartenenti alle gerarchie religiose di ogni religione)
"Deus Vult" per secoli queste due sinistre parole sono risuonate di fronte ai roghi, sui campi di battaglia delle varie crociate da quelle contro l'Islam a quelle contro i Catari alle Pasque di Sangue Piemontesi contro i Valdesi. dio lo vuole ed il sangue scorse a fiumi, a Guardia Piemontesi in Calabria la porta della città si chiama Porta del Sangue perché fece da diga al sangue che a torrenti scendeva dalle strade della città messa a ferro e fuoco dagli spagnoli di Felipe d'Asburgo, era sangue dei Valdesi di Calabria. Dio lo vuole.
Con la Volontà di Dio abbiamo, nei secoli, coperto le peggiori nefandezze, e oggi copriamo gli abusi di coscienza del clero, non importa quale sia la Confessione Cristiana o la Religione
“UNO DUE TRE VIVA VIVA PINOCHET,
QUATTRO CINQUE SEI A MORTE GLI EBREI,
SETTE OTTO NOVE IL NEG*ETTO NON COMMUOVE!”
COSÌ CANTAVANO LE FORZE DELL’ORDINE MENTRE TORTURAVANO I CIVILI INERMI NELLA CASERMA DI BOLZANETO
Il 19 luglio comincia il G8 di Genova. Dimostranti, alcuni feriti che avevano lasciato i propri dati al pronto soccorso, manifestanti che stavano ai margini dei cortei, fotografi, giornalisti, persone che cercavano rifugio nei pochissimi bar aperti, sono centinaia le persone fermate nel corso del forum. I principali centri di raccolta per i manifestanti sono due. Uno è gestito dalla polizia penitenziaria, e si trova nella zona nord di Genova: è la caserma di Bolzaneto.
Gli arrestati, secondo la legge italiana, dovrebbero solo essere immatricolati, visitati e poi portati in sede carceraria. Ma questo non avviene.
Vengono accolti dal grido “benvenuti ad Auschwitz”, e ci mettono poco a capire che quello che li aspetta è una situazione di sospensione di ogni elementare diritto, degna dei peggiori regimi totalitari.
“Qualcuno dovrà morire”, dicono le guardie. “Put*ana” è l’epiteto rivolto alla donne in stato di fermo, oggetto di incessanti minacce di stupro.
Molti degli arrestati vengono lasciati in piedi per ore e poi messi faccia al muro, con la testa inclinata. Vengono costretti a voltarsi, a fare il saluto romano mentre gli agenti gli urlano sorridenti “guarda ora come sono belli questi comunisti”, cantano canzoncine come quella riportata nel titolo del post, e inneggiano a Mussolini. Il personale sanitario non è da meno. I fermati vengono visitati spesso completamente nudi, in stanze sovraffollate, trattati come fossero internati di un lager.
E poi ci sono le violenze fisiche. Sigarette spente sui corpi, arti fratturati, dita divaricate fino a scarnificare le ossa, schiaffi, calci, pedate, anche sui genitali.
C’è puzza a Bolzaneto. Puzza di sangue raffermo, di urina figlia della paura, di vomito, di morte.
“Pensavamo ad un golpe, ad un colpo di stato” diranno in molti. E invece no, sono agenti della Repubblica italiana quelli che torturano civili inermi.
E lo fanno sistematicamente, lasciando emergere un substrato culturale che dovrebbe far tremare ognuno di noi.
Almeno 100 reati, secondo la pubblica accusa di uno dei processi per i fatti di Bolzaneto, sono compiuti contro circa 200 fermati da più di 40 agenti di polizia. Alla fine di un lungo iter processuale, che aveva visto in appello 44 condanne, la Cassazione emetterà solo sette condanne definitive. Il grosso dei reati nel 2013 era già caduto in prescrizione.
Qualcuno ha detto che quello che che al G8 di Genova “c’è stata la più grave violazione di diritti umani in un paese democratico dal dopoguerra in poi”. Per noi non è sufficiente.
Lunedi 18 Luglio 2022 Oggi facciamo Memoria di don Andrea Gallo, partigiano, prete degli ultimi a Genova, anarchico
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